Il genio sta qui: nel riassumere in una frasetta quello che in tanti
cerchiamo di dire da anni con fiumi di parole nei post, sui giornali e
nei libri.
«Tanto noi non volevamo niente» sintetizza perfettamente l’assenza di
identità, di obiettivi, di ideali con cui la dirigenza del Pd non sta
suicidando solo il partito, ma proprio la speranza.
«Noi non volevamo niente», dice Cipputi identificandosi (ancora!) con
i suoi rappresentanti nel Palazzo: sono loro, quasi tutti loro, a non
volere più niente tranne la propria autoperpetuazione, un governo
purchessia, o ad andar bene «l’agenda Monti più qualcosa» come diceva in campagna elettorale la buonanima di Bettola, portandoci così dritti filati nelle braccia di Alfano e Brunetta.
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