Anche Renato Brunetta non pagherà l'Imu.
Nonostante abbia "una villa su due piani, con 5 bagni, 10 camere, due
ripostigli, due cabine armadio, per complessivi 14 vani catastali e
mezzo più una bella piscina nel verde circondata da un giardino di 1300
metri quadri".
I conti li fa oggi il Fatto quotidiano:
Come molti altri ricchi possidenti, Brunetta non pagherà l'Imu sulla sua prima casa per il 2013: un risparmio netto di 2mila e 750 euo con un corrispettivo ammanco nel bilancio dello stato. A Michele Serra che contestava su Repubblica la scelta di escludere dalla tassazione tutte le abitazioni principali, comprese quelle dei ricchi, Brunetta ha replicato: "L'Imu è tolta per la prima casa e resta per le case di lusso, di solito abitate dai ricchi. L'Imu è un'imposta reale: si applica alle cose e non alle persone. Somiglia all'accisa sulla benzina. La pagano uguale poveri e ricchi. Non è così, perché un povero non paga 10mila euro di Imu su cinque case come è accaduto a Brunetta nel 2012.
Passino le altre quattro, ma come è possibile che sulla villa che
risulta prima abitazione il capogruppo del Pdl non sborsi un'euro? Lo
spiega sempre il Fatto:
Oggi casa Brunetta è censita come categoria A7, classe 7, zona censuaria 6. Nonostante la piscina, probabilmente perché inferiore agli 80 metri quadrati, non è considerata di lusso. Villa Brunetta rientra per un soffio nell'esenzione sponsorizzata dal suo propietario. Solo le ville inserite nella categoria immediatamente superiore, la A8, continueranno a pagare l'imposta, mentre le ville inscritte in categoria A7, anche se ristrutturate di recente, nonostante cinque bagni, dieci camere e piscina, saranno esenti al pari di un bilocale.
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