Cari renziani, quindi speculare su Parco della Vittoria è più di sinistra che vendere e comprare azioni di Facebook?
di Flavio Bini, huffingtonpost.it
Ammettiamo di volere prendere molto sul serio la questione, la guerra che un gruppo di deputati renziani ha lanciato alla casa produttrice del Monopoli.
L'accusa: voler cambiare le regole dello storico gioco sostituendo
Parco della Vittoria, Vicolo Corto & co con pacchetti azionari di
grandi multinazionali. Passando di fatto, dalla compravendita di case a
quella di azioni di società.
Per la nuova sinistra "giocare" con la speculazione sulle imprese
sarebbe più deprecabile, perché inneggerebbe alla finanza irresponsabile
colpevole della crisi dei mutui che ha affossato le economie di tutto
il mondo, ma quella sugli immobili sarebbe pienamente legittima.
Ma anche no, insomma. Dove sta scritto, almeno nel dna della
sinistra, che la speculazione immobiliare - comprare, vendere ( e
costruire) case - come se si trattasse di frutti o tondini di ferro, sia
meno biasimabile dal punto di vista etico che "giocare" in borsa sulle
sorti delle aziende?
Proprio qui, in Italia, dove alcuni degli ultimi protagonisti in
negativo della finanza italiana, i (furono) frubetti del quartierino,
hanno sulle spalle (e sulla coscienza) grandi progetti immobiliari
spesso naufragati in grandi fiaschi a danni del nostro territorio. A
Milano, i residenti di Santa Giulia e Porta Vittoria avrebbero molto da
dire a riguardo. E proprio qui, in Italia, dove il territorio è davvero
un asset strategico da tutelare e preservare al meglio. Dalla sinistra,
soprattutto, ma anche da tutti gli altri.
Prendo molto sul serio la questione e giro il quesito direttamente ai
deputati renziani che hanno sollevato la questione. Speculare su Parco
della Vittoria è più di sinistra che vendere e comprare azioni di
Facebook?
P.S
I democratici possono però dormire sonni tranquilli su un altro punto sollevato nella loro lettera: l'abolizione della prigione dalle nuove regole. Una rivolta mondiale dei giocatori ha costretto la Hasbro a un deciso passo indietro, e nessuno li priverà degli odiosi tre turni in attesa nell'angolino in basso a sinistra del tabellone. Quello sì, un brutto segnale da dare i cittadini.
I democratici possono però dormire sonni tranquilli su un altro punto sollevato nella loro lettera: l'abolizione della prigione dalle nuove regole. Una rivolta mondiale dei giocatori ha costretto la Hasbro a un deciso passo indietro, e nessuno li priverà degli odiosi tre turni in attesa nell'angolino in basso a sinistra del tabellone. Quello sì, un brutto segnale da dare i cittadini.
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