Come si fa se la Corte Costituzionale prende sul serio il
suo ruolo e boccia una serie di leggi scritte "a pen di segugio" tanto
per favorire qualcuno? Semplice, se ne cambia progressivamente la
composizione, sostituendo esperti di diritto costituzionale con politici
di lunghissimo corso, rotti ad ogni compromesso e ogni ignominia.
Firmato: Giorgio Napolitano, rottamatore finale e ufficiale della
Costituzione nata dalla Resistenza.
Stamattina l'ultima dimostrazione di disprezzo assoluto verso un
ruolo arbitrale che si è spesso rivelato decisivo nella disperante
storia istituzionale di questo scalognato paese. Napolitano ha nominato
nientepopodimeno che Giuliano Amato come "nuovo" membro della Consulta,
in sostituzione di Franco Gallo, presidente dal 26 gennaio.
Giorgio Napolitano ha firmato il decreto di nomina nel pomeriggio di
ieri, trascegliendo l'ex super-craxiano in una rosa non molto folta:
Michele Vietti, vicepresidente del Consiglio superiore della
magistratura (Csm), e i costituzionalisti Filippo Satta e Nicolò Zanon.
Nonostante si tratti di un vecchio e amichevole frequentatore di Berlusconi, il centrodestra ha trovato modo di lamentarsi: "Su 15 giudici addirittura 11 sono di centrosinistra". Roba che Amato potrebbe addirittura querelarli...
Ma la polemica è mirata. Entro la fine del 2013 la Consulta sarà
chiamata ad esprimersi sulla legittimità dell’attuale legge elettorale e
probabilmente anche sulla costituzionalità della legge Severino, se la
Giunta dovesse accogliere una delle "pregiudiziali" poste dal relatore
berlusconiano (ed ex missino) Andrea Augello.
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