Nel nome della modernità la maggioranza che ci governa ha deciso di
mettere mano alla Costituzione. Il concetto di modernità è stato evocato
anche dal presidente del Consiglio Enrico Letta per avallare il
processo di riforma dell’articolo 138 della Costituzione, quell’articolo
che di fatto sottrae diritti e beni alla disponibilità delle forze
politiche. La nostra è una Costituzione rigida. Come nelle più avanzate
Costituzioni post-belliche è stata quella rigidità a garantirci
dall’autoritarismo o da derive maggioritarie. Cosa c’entri quindi la
modernità con una maggiore flessibilità della Costituzione è tutto da
spiegare. Le Costituzioni flessibili sono quelle che garantiscono meno
dalle involuzioni tiranniche. Cosa significa modernità? È un valore
oppure uno stato temporale neutro?
La modernità – se supponiamo il suo
inizio risalga al diciannovesimo secolo – ha prodotto progresso e
genocidi, imperialismo e totalitarismo. Il partito della destra radicale
norvegese si chiama per l’appunto Partito del Progresso. Le parole
vengono così svuotate di senso profondo. La destra di Berlusconi ha
svuotato di significato la parola “libertà”. Anche la parola
“democrazia” è a rischio. Porsi a difesa della Costituzione significa
ergersi a protezione dello stato sociale di diritto.
L’articolo 13 della nostra Carta
Costituzionale sancisce: «È punita ogni violenza fisica e morale sulle
persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà». Moderno è un
Paese dove il legislatore rispetta il volere superiore delle norme
costituzionali e introduca il delitto di tortura nel codice penale.
Moderno è un Paese che non tratti le persone come oggetti, che non
azzeri la loro dignità.
Moderno è un Paese che rispetti l’ habeas corpus , che risale al lontanissimo 1215, alla Magna Charta Libertatum. Il fatto che l’ habeas corpus
abbia ottocento anni circa di vita significa quindi che va superato nel
nome della modernità? Nel nome della libertà, e non della modernità,
Sandro Pertini era nel carcere di Regina Coeli a Roma, imprigionato dai
fascisti per le sue idee. Nel nome della giustizia, e non della
modernità, Giuliano Vassalli lo aiutò a evadere.
Anche nel rispetto profondo e storico di
quella fuga va protetta e promossa la Costituzione contro i tentativi
moderni e volgari di modificarla. Il 12 ottobre dobbiamo salvare la
Costituzione dalla modernità.
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