“Più che un ‘governo del fare’, questo è il ‘governo delle fan-fare’”,
esordisce Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo Nazionale USB, annunciando
che domani, venerdi, l'Usb porterà in piazza a Roma migliaia di
lavoratori pubblici, precari e dei servizi. Obiettivo: Montecitorio.
“Fra i molti frizzi, motti, strizzate d’occhio alle telecamere e ai
social network, il Presidente imbonitore non dice che le sue promesse
verranno finanziate dai tagli della spending review, ovvero meno servizi
sociali, privatizzazioni dei gioielli di famiglia, vendita di
consistenti parti del patrimonio pubblico; pesante attacco al pubblico
impiego, con decine di migliaia di persone in mobilità; chiusure e
accorpamenti di uffici; chiusura o privatizzazione delle partecipate, in
particolare trasporti, igiene ambientale e servizi alla persona, i cui
costi comunque lieviteranno per i cittadini”.
“Non si rinnovano i
contratti - prosegue l’analisi di Leonardi - e quanto promesso di
recupero economico attraverso una modifica della tassazione per i
redditi fino a 25.000 euro non copre neanche lontanamente quanto si
perde, e quanto si si è perso, con il blocco dei contratti e della
vacanza contrattuale”.
“Ai pensionati non
va un euro – aggiunge il dirigente USB - neanche a quelli al minimo.
Non va un euro a coloro che guadagnano meno di 8.000 euro l’anno e che
quindi non pagano tasse, gli incapienti. Ai disoccupati non va un euro
né un pensiero. Agli ex-LSU ATA e a tutto il mondo del precariato non si
dà alcuna prospettiva di lavoro e di reddito. La Cassa integrazione in
deroga scompare, e quella ordinaria e quella speciale non potranno
intervenire in caso di cessazione dell’attività”.
Evidenzia Leonardi:
“Alle imprese si regalano nuove flessibilità, allungando a tre anni il
periodo di prova e, così facendo, si elimina l’articolo 18 per ben 3
anni, portando a 36 mesi, dai dodici della Fornero, l’a-casualità, cioè
l’obbligo di dichiarare la causa del perché si assumeva a tempo
determinato e non a tempo indeterminato”.
“Se a tutto ciò
aggiungiamo la grande indeterminatezza che si nasconde sotto la grande
nuvola di chiacchiere con cui il Presidente del Consiglio ha avvolto la
presentazione del suo piano – osserva il sindacalista - non c’è molto da
festeggiare. Molto, quasi tutto ciò che non ha rilievo elettorale, è
rinviato a provvedimenti nelle cui pieghe si nasconderanno le vere
intenzioni di chi, comunque, deve rendere conto alla Troika e ai suoi
diktat. E quelli non scherzano mai”. Conclude Leonardi: “Per tutto
questo confermiamo la manifestazione nazionale indetta per domani a
Roma, a cui parteciperanno lavoratori pubblici e privati, fra cui i
Vigili del Fuoco, gli ex Lsu ATA della Scuola, i dipendenti delle
società partecipate di numerosi comuni, operanti nei trasporti,
nell’igiene ambientale e nelle diverse utilities, che arriveranno a Roma
a bordo di numerosi pullman da tutta Italia”. L'appuntamento è alle ore
11.00 a Palazzo Vidoni (Corso Vittorio Emanuele) per poi recarsi in
corteo a Montecitorio.
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